Nella storia che raccontiamo, il personaggio ha collocazioni diverse e articolate: Giuseppino, nei primissimi anni, Giuseppe nel suo diario, Pino, per familiari e amici, nonno Pino per i nipoti, signor Pino per le persone a lui vicine, Ing. Badoni per la città, el Badün per i suoi operai, papà per i suoi dodici figli: 4 figlie e un figlio, nati dal primo matrimonio, nel 1908, con Adriana Molteni e sette figlie, nate dal secondo matrimonio, nel 1924, con Emilia Gattini.
Sulla carta da lettere: ING. GIUSEPPE RICCARDO BADONI.
Per essenzialità lo indicheremo come GRB.
Il Diario, un quadernetto nero trovato recentemente dalla nipote Maddalena Parise in un cassetto segreto, inizia nel 1900, a compimento del diciottesimo anno e termina nel 1907, anno della laurea in ingegneria a Milano, anno della promessa ufficiale di matrimonio con Adriana Molteni.
…Sogno una vita di lavoro e di pace, una vita d’amore nella famiglia, nell’officina del mondo…
…Il mio sogno oggi si spinge al 1908; desidero di essere allora cogerente della Ditta, lavoratore amato e stimato; alla nostra industria vorrei dare un forte impulso, farla evolvere, perfezionarla; ciò è necessario e voluto dalla concorrenza, non bisogna mai indebolirsi mai cessare dal migliorare per conservare.